Può darsi che abbia ragione (come quasi sempre) Massimo Adinolfi sul Mattino e che quindi la riforma delle intercettazioni si riveli poco efficace.
Tuttavia la canea del Fatto Quotidiano in simbiosi col M5S sul sedicente diritto di distruggere le persone grazie alle intercettazioni, diritto che sarebbe colpito dalla riforma, fa sperare che qualcosa possa funzionare e che ci avviciniamo di più agli standard di una democrazia liberale.
Salva verifica sul merito, è però assurdo l’argomento procedurale perché il decreto sarebbe stato emanato a Camere sciolte: è decreto legislativo, non decreto legge. Il Parlamento è intervenuto prima con delega fissando lui tempi e poi coi pareri sulla bozza. Il mancato rispetto ci sarebbe quindi stato se non emanato
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