talicum, unioni, lavoro: il Pd riapre il dibattito
Le riforme renziane nell’analisi dei parlamentari bresciani e di due «teste d’uovo» vicine al premier democratico
Il segretario cittadino del Partito Democratico Giorgio De Martin
Il segretario cittadino del Partito Democratico Giorgio De Martin
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«Il Paese si rinnova, finalmente ci troviamo di fronte a un’iniziativa politica forte e incisiva sul piano delle riforme istituzionali, economiche e sociali». Giorgio De Martin parla di «decisioni indifferibili», indica in Matteo Renzi il motore del cambiamento, ne sottoscrive l’operato, conia lo slogan «L’Italia si muove» e lo adotta come filo rosso che lega i tre incontri che il Partito Democratico cittadino, di cui è segretario, ha deciso di organizzare durante il mese di maggio.
Il primo degli appuntamenti è fissato per giovedì 7 maggio, alle 20.30, nella sede Pd di Corso Garibaldi 2. Sarà il costituzionalista Stefano Ceccanti il protagonista dell’incontro moderato dalla consigliera comunale Giovanna Foresti e animato dai quesiti posti da Pier Giuseppe Caldana, responsabile del Dipartimento Giustizia dei Dem bresciani, e da Fabio Negrini, coordinatore del Circolo Pd del centro storico.
Scontato supporre che molte delle riflessioni di Ceccanti saranno concentrate sull’Italicum, la legge fortissimamente voluta da Matteo Renzi, giudicata decisiva da De Martin «in termini di garanzia della governabilità» e in grado, una volta per tutte, di «disinnescare i ricatti politici messi in campo da partiti dallo scarsissimo peso elettorale, ma indispensabili per formare una maggioranza».
IL VENERDÌ successivo, con location e orario invariati, a tenere banco sarà il tema delle unioni civili. A dibatterne saranno i parlamentari Pd espressi dall’elettorato bresciano, invitati per illustrare anche la proposta di legge che porta il nome della senatrice Monica Cirinnà. Una serata voluta, specifica De Martin, per sottolineare «la volontà del premier e dei Democratici di affrontare la questione della disciplina delle coppie di fatto, colmando così un enorme ritardo rispetto ai nostri partner europei».
L’ultimo degli incontri in programma vedrà in scena Filippo Taddei, responsabile Economia nella segreteria nazionale del Pd. Spin Doctor di Pippo Civati nel suo tentativo di scalare il partito, l’economista all’indomani delle primarie passò armi e bagagli alla corte del nuovo segretario, diventandone stretto collaboratore, al punto da essere considerato uno padri del Jobs Act. La recente riforma in materia di diritto del lavoro sarà uno dei terreni di confronto tra Taddei e i giornalisti chiamati ad animare il confronto pubblico su un tema che, come ricorda De Martin, «ha messo in fibrillazione il nostro partito».
«Il fatto di governare la città non ci fa certo dormire sugli allori – sottolinea Negrini – la nostra attenzione ai temi più caldi dell’agenda politica è la testimonianza». Nicolò Gatta pone a sua volta l’accento sul «sul rispetto di Renzi riguardo all’impostazione che si è dato una volta diventato premier, ovvero mettere mano alle riforme». Sull’Italicum il giudizio del vice di De Martin è ampiamente positivo: «La legge è in sintonia con il desiderio della maggioranza degli italiani di una corrispondenza tra il loro voto e l’esito della competizione elettorale». «Le attività nella nostra nuova sede fervono”» rimarca Laura Sandonà, consigliera Pd in Loggia, «siamo convinti che i dibattiti politici possano avvenire anche al di fuori dei talk show televisivi».