Il Parlamento (monocamerale) greco ha approvato stamani il pacchetto. Come preannunciato da Livini su Repubblica, però, i 40 dissidenti di Syriza che hanno votato contro hanno abbassato i sì provenienti dalla maggioranza di governo a 118 voti.
In Grecia il governo di minoranza, per sopravvivere, ha bisogno di almeno 120 voti. Per questa ragione Tsipras tra pochi giorni verificherà con un voto di fiducia la sussistenza di tale soglia; in mancanza, se i dissensi permangono con la probabile scissione della sinistra di Syriza,, ci sarà lo scioglimento anticipato e nuove elezioni con la legge a premio di maggioranza del 16,7% in turno unico a prima lista senza soglia minima.
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Si, va bene, ma in ogni caso il 16,7% non è un premio che consente una governabilità senza alleanze dopo il voto.
Difatti syriza si è alleata con una forza poltica diversa dopo le elezioni altrimenti non aveva i voti necessari per la creazione del governo e se syriza fosse primo partito con il 20% dei voti non arriverebbe al 55% dei seggi ma si fermerebbe al 36,7%.