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Traccia della lezione n. 4
27.02.23 ore 8.30- Introduzione al Manuale Frosini
(avviso: questa settimana il ricevimento sarà mercoledì 1 marzo dalle 10 alle piano 2 stanza 8)
In attesa dell’incontro con il curatore del volume, che avverrà martedì 28, segnalo alcuni elementi.
La presentazione chiarisce che il testo si concentra sulle democrazie stabilizzate, quelle che non si possono non conoscere, perché al netto degli inevitabili limiti concreti, sono quelle che più coerentemente hanno affermato tutela dei diritti e separazione dei poteri (pp. 15/16).
Il testo nel Capitolo 1 sul metodo ci spiega quindi che comparare significa rilevare analogie e differenze, non limitandosi ai soli enunciati normativi, ma arrivando al diritto in azione. Le finalità conoscitive si collegano anche a finalità pratiche di possibile imitazione di soluzioni positive in alcuni ordinamenti o anche, all’opposto, di evitare soluzioni che si siano rivelate altrove negative.
Illustra quindi la differenza tra microcomparazione (istituti specifici, esempio i Parlamenti) e macrocomparazione (es. famiglie giuridiche).
La conoscenza del diritto straniero è il presupposto per la comparazione.
Si spiega il concetto di formanti (insiemi che strutturano l’ordinamento, es. legge, giurisprudenza e dottrina) e quella di formula politica istituzionalizzata (la base dell’ordinamento).
Raramente si hanno forme di clonazione, di riproduzione meccanica di soluzione, ma molto spesso alcune soluzioni ne ispirano altre simili.
Del Capitolo 2 si segnala qui solo qualche passaggio chiave, se possibile leggetelo prima dell’incontro col curatore. Incontriamo i concetti già conosciuti di forma di Stato con alcune delle sue prime tipologie e poi un’attenzione peculiare al costituzionalismo inglese in cui la legge nasce dai diritti, grazie al ruolo dei giudici itineranti.
I testi ‘costituzionali’ storici li trovate qui in inglese
https://www.constituteproject.org/constitution/United_Kingdom_2013.pdf?lang=en
e qui in italiano
Passa poi a parlare della Rivoluzione americana, i cui esiti in termini di documenti trovate qui
http://www.dircost.unito.it/cs/paesi/stati_uniti.shtml
in particolare date un’occhiata oltre alla Costituzione federale (che è aggiornata con gli emendamenti in coda di cui i primi dieci costituiscono la Dichiarazione dei Diritti) a due testi precedenti: Dichiarazione di Indipendenza, Articoli di Confederazione
Qui due brani del Federalist su tipo di Stato e controllo di costituzionalità
Qui trovate il testo della sentenza Marbury versus Madison con cui si afferma poi effettivamente il controllo di costituzionalità
https://www.giurcost.org/contents/giurcost//casi_scelti/marbury.pdf
Per la Rivoluzione francese i Documenti si trovano qui
http://www.dircost.unito.it/cs/paesi/francia.shtml
In particolare va letta la Dichiarazione del 1789 e la prima Costituzione del 1791 (soprattutto il Preambolo e i poteri ridotti del Re che configurano per la prima volta una monarchia costituzionale).
Quindi si ritorna al Regno Unito e si segnala per la spinta verso la monarchia parlamentare la riforma elettorale del 1832.
Si traccia poi l’evoluzione costituzionale degli Usa fino all’interventismo economico del New Deal e alla crescita del ruolo della Presidenza dentro un sistema che resta però di equilibrio anche conflittuale col Congresso.
Si passa quindi sul Continente europeo e si traccia il figurino dello Stato liberale, centrato sulla legge, a suffragio ristretto e in Italia e Germania con una visione statalistica dei diritti, che nascono dalla legge.
Ci si concentra poi sulle forme alternative a quella democratica, di cui abbiamo già parlato.
Qui la legge sui pieni poteri a Hitler che segna la transizione tedesca
Infine segnala i lineamenti chiave dello Stato democratico-sociale, tra cui il primato della Costituzione presidiato da apposite Corti e l’espansione dei diritti da tutelare
La mia agenda
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