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I contenuti di questa lezione andranno nel secondo esonero.

Richiamo in sintesi alcuni passaggi fondamentali dei volumi che ci servono anche a capire la riforma costituzionale presentata dal Governo, per quanto i due volumi siano usciti prima. Essi però trattano esattamente degli stessi temi.

Poi Emilia Patta e gli Autori potranno entrare nel merito di questa comparazione.

 

Il volume di Bonfiglio “La scelta del Premier nei sistemi parlamentari” ci spiega puntualmente già dalla Premessa (P. XII) come nella prima parte dell’esperienza repubblicana la forza del sistema dei partiti abbia surrogato le norme relativamente deboli sulla forma di governo, in particolare per la presenza di un partito dominante, la Dce in grado di raccogliere poco meno del 40 per cento dei voti fino al 1983 (p. 113), anche se la sua natura di debole federazione di correnti fortemente eterogenee impedì una leadership forte dopo De Gasperi (p. 156).

Col secondo sistema dei partiti post 1993 la debolezza di questi provoca la nascita frequente di governi di matrice presidenziale (p. 119 e p. 132) che si sono alternati a governi di legittimazione elettorale.

La ricetta proposta nella sostanza consiste nel proporre un sistema elettorale misto a prevalenza maggioritaria (p. 183) con indicazione politica (non elezione) dei candidati Premier e una serie di norme di razionalizzazione mutuate sulla base dell’esperienza tedesca (in particolare p. 204 per la ripresa dell’art. 68, con la connessione tra rigetto della fiducia e proposta di scioglimento).

 

Il volume di Clementi “Il Presidente del Consiglio dei Ministri” ci spiega che il cosiddetto ‘complesso del tiranno’ (p. 67) non tanto in relazione al passato regime facsista ma al presente, alla sfiducia reciproca tra centro e sinistra, porta deliberatamente ad eludere qualsiasi ipotesi significativa della forma di governo alla Costituente, per cui il Presidente del Consiglio è sostanzialmente ridotto ad un primus inter pares (p. 76). Nel corso dei decenni la partecipazione all’Unione europea lo potenzia però significativamente ad extra (p. 85).

L’assetto del sistema dei partiti almeno fino al 1989 ha impedito sia la possibilità di alternanza sia la coincidenza tra leadership e premiership, ossia la fisiologia delle forme di governo parlamentari efficaci (p. 184).

La proposta per regolare una figura che non può più essere solo un primus inter pares è quella di un’indicazione sulla scheda dei candidati Premier abbinata a un sistema a prevalenza maggioritaria e a norme costituzionali tedesche (pp. 219/220).

In sostanza i testi propongono un modello analogo che vuole affidare agli elettori in chiave anti-oligarchica la legittimazione diretta di una maggioranza e del Governo, ma senza le rigidità dell’elezione diretta.

Piano per le successive lezioni

  1. 15 novembre h 15 presentazione libro Cheli (attenzione che si inizia alle 15)
  2. 20 novembre spiegazione capitoli VI e VII Manuale Curreri h 18
  3. 22 novembre h 15.30 presentazione libro Stegher sala Lauree (attenzione che si inizia alle 15,30)
  4. 27 novembre alle 15.30 iniziativa in Aula Magna “Dialoghi sulla Costituzione” (attenzione che si inizia alle 1530 e sostituisce la lezione)
  5. 29 novembre spiegazione capitoli IX e X h 16
  6. 4 dicembre professor Vazquez sulla Spagna h 18
  7. 6 dicembre professor Vazquez sulla Spagna h 16
  8. 11 dicembre riepilogo a cura dei gruppi h 18
  9. 13 dicembre riepilogo a cura dei gruppi h 16

18 dicembre secondo esonero orario da valutare a se

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