In Diario

Discussione del disegno di legge costituzionale:

(1429-B) Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione (Approvato, in prima deliberazione, dal Senato e modificato, in prima deliberazione, dalla Camera dei deputati) (Votazione finale qualificata ai sensi dell’articolo 120, comma 3, del Regolamento) (ore 11,10)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la discussione del disegno di legge costituzionale n. 1429-B, già approvato in prima deliberazione dal Senato e modificato in prima deliberazione dalla Camera dei deputati.

Ricordo che, ai sensi dell’articolo 104 del Regolamento, oggetto della discussione e delle deliberazioni saranno soltanto le modificazioni apportate dalla Camera dei deputati, salvo la votazione finale.

Ha facoltà di intervenire la presidente della 1a Commissione permanente, senatrice Finocchiaro, per riferire sui lavori della Commissione.

FINOCCHIARO (PD). Signor Presidente, onorevoli colleghi, il disegno di legge costituzionale oggi all’esame dell’Assemblea, riguardante la riforma della Parte II della Costituzione, è stato approvato in prima lettura dal Senato l’8 agosto 2014, dopo un ampio dibattito che, nel corso dei mesi, si era arricchito di numerosi contributi. Presso la Camera dei deputati l’esame del progetto di riforma costituzionale ha avuto inizio l’11 settembre 2014 e si è concluso, anche in quella sede, dopo un’approfondita discussione, il 10 marzo di quest’anno.

Poiché il testo è stato modificato in diversi punti durante l’esame presso l’altro ramo del Parlamento, il Senato è chiamato ad una terza lettura, sempre nell’ambito della prima deliberazione, secondo le procedure di deliberazione previste dall’articolo 138 della Costituzione.

L’esame in Commissione, nell’ambito di questa terza lettura, ha avuto inizio il 7 luglio con la relazione introduttiva. La discussione generale, nella quale sono intervenuti 34 senatori, si è svolta dal 14 al 27 luglio. All’esito della discussione, così come era accaduto durante l’esame in prima lettura, la Commissione ha deliberato di svolgere un’indagine conoscitiva, durante la quale sono stati invitati in audizione, in una prima fase, esperti costituzionalisti. Nelle sedute del 27, del 28, del 30 luglio e del 3 agosto sono stati auditi 32 costituzionalisti.

Nella seduta del 22 luglio il termine per la presentazione degli emendamenti, inizialmente fissato alle ore 13 di venerdì 31 luglio, fu prorogato alle 13 di venerdì 7 agosto e, nella stessa seduta del 22 luglio, si decise anche che, in una seduta da convocare per martedì 8 settembre, sarebbero stati espressi i pareri sugli emendamenti. Nella seduta del 5 agosto hanno avuto luogo le repliche della relatrice e del rappresentante del Governo. Il 7 agosto risultavano presentati in Commissione più di 500.000 emendamenti.

Già il 1° settembre i fascicoli degli emendamenti erano a disposizione sulla paginaweb della Commissione e, per questo sforzo significativo, desidero ringraziare l’amministrazione del Senato che, pur in un periodo di aggiornamento dei lavori parlamentari, ha coinvolto diversi servizi, mettendo a disposizione personale e mezzi, per compiere con la massima efficienza e capacità di organizzazione, ma anche di innovazione, un lavoro così complesso.

Alla ripresa dei lavori, su sollecitazione di alcuni colleghi, si è deciso di procedere ad un’ulteriore fase dell’indagine conoscitiva, nella quale sono stati auditi alcuni presidenti di Regione o loro delegati (Piemonte, Campania, Toscana, Liguria e Lombardia), nonché il coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

Conclusa l’indagine conoscitiva nella seduta del 15 settembre, e quindi con una settimana di ritardo rispetto alla determinazione assunta il 22 luglio, ho proceduto alle dichiarazioni di inammissibilità degli emendamenti, ai sensi dell’articolo 104 del Regolamento, limitatamente agli articoli 1 e 2 del disegno di legge costituzionale.

Nella seduta di ieri, il senatore Calderoli, firmatario del numero più significativo di emendamenti, ne comunicava il ritiro, e anche le senatrici De Petris e Bernini, a nome dei rispettivi Gruppi, si dichiaravano disponibili al ritiro della maggior parte degli emendamenti, con l’intenzione di concentrare l’attenzione solo su quelli ritenuti più qualificanti. In quella stessa seduta il senatore Calderoli, sostenuto dalla senatrice Bernini, ribadiva la richiesta, già avanzata nella seduta di martedì 15 settembre, di costituire un comitato ristretto chiedendo un voto in Commissione.

Ho ritenuto di non procedere alla votazione in attesa delle determinazioni che avrebbe assunto la Conferenza dei Presidenti di Gruppo, intanto convocata per le ore 15 dello stesso giorno. Com’è noto, la decisione assunta nella Conferenza dei Capigruppo, e confermata in Aula, è stata quella di inserire il disegno di legge costituzionale nel calendario dei lavori dell’Assemblea a partire dalla seduta odierna.(Applausi dal Gruppo PD e del senatore Barani).

PRESIDENTE. Ringraziamo la presidente Finocchiaro per il lavoro svolto.

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