In Diario

 

SENATO DELLA REPUBBLICA

 

Gruppo Partito Democratico

 

Ufficio Legislativo

 

_____________________________

 

MANOVRA DI FINANZA PUBBLICA

 

PER IL TRIENNIO 2014-2016

 

Nota n. 4

 

LE NOVITA’ APPORTATE DAL SENATO

 

ALLA LEGGE DI STABILITA’

 

2 dicembre 2013

 

2

 

INDICE

 

1. Le direttrici degli interventi alla legge di stabilità pag. 3

 

2. La nuova composizione della manovra pag. 4

3. Le proposte approvate pag. 6

 

3.1 Sviluppo e infrastrutture pag. 6

 

3.2 Lavoro e interventi di carattere sociale pag. 8

 

3.3 Patto di stabilità interno e enti locali pag. 11

 

3.4 Tassazione immobiliare pag. 12

 

3.5 Le emergenze ambientali e le calamità naturali pag. 16

 

3.6 Gli interventi settoriali pag. 19

 

4. Gli interventi dei Senatori e del governo in Assemblea pag. 23

 

Appendice

 

Decreto legge n. 133/2013 sulla seconda rata IMU 2013 pag. 48

 

 

Parere dell’Eurogruppo sulla legge di stabilità, sulla

 

spending review e sulle privatizzazioni pag. 53

 

 

Il piano programmatico sulla spending review

 

del Commissario Cottarelli pag. 54

 

 

 

3

 

 

1.

 

 

 

Le direttrici degli interventi alla legge di stabilità

Il disegno di legge di stabilità è stato approvato al Senato con voto di fiducia. Il testo proposto dal Governo, tuttavia, ha recepito gli emendamenti approvati nella 5^ Commissione Bilancio del Senato che non ha potuto concludere i propri lavori a seguito dell’ostruzionismo messo in atto da parte dell’opposizione.

Nel loro complesso, le modifiche apportate alla legge di stabilità mirano a favorire il raggiungimento dell’obiettivo programmatico di crescita del PIL di almeno dell’1 per cento per il 2014, e il riavvio, dopo un lungo periodo di recessione, di un circolo virtuoso di maggiore competitività del sistema produttivo nazionale, di maggiori consumi e di maggiore occupazione.

Il lavoro svolto dalla 5^ Commissione, e in particolare dal Partito democratico, è stato improntato sulle tematiche dello sviluppo e della crescita, nonché sulle misure di carattere sociale finalizzate a sostenere le famiglie e le fasce più deboli della popolazione. Le proposte approvate hanno riguardato tutti i grandi capitoli della legge di stabilità, con interventi che hanno riguardato le imprese, ed in particolare le micro, le piccole e le medie imprese, il rilancio degli investimenti infrastrutturali, il cuneo fiscale, il Patto di stabilità, la tassazione sulla casa, il lavoro e le misure di sostegno all’inclusione.

Sul tema dello sviluppo, fra le novità introdotte alla legge di stabilità assume particolare rilievo la proposta per la creazione di un fondo di garanzia che ingloba l’intervento di Cassa depositi e Prestiti, dei Confidi e di tutti gli attori della produzione, finalizzato a rafforzare gli interventi a sostegno del nostro sistema produttivo, in termini di accesso al credito, di finanziamento di progetti e produzioni e di sviluppo dell’export. A questa si aggiunge un’altra importante misura: quella che consente alla CDP la cartolarizzazione dei crediti certificati alle imprese. Tali misure, unitamente a quelle già adottate nei mesi scorsi per il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione, dovrebbero consentire l’immissione di liquidità reale nel circuito economico, stimato in alcune decine di miliardi di euro, e di ridurre gli effetti della stretta creditizia che è stata una delle cause di maggiore difficoltà del sistema delle imprese, in particolare delle PMI.

Sempre in tema di crescita si segnalano le proposte di potenziamento degli interventi infrastrutturali che unitamente alla proposta di allentamento del patto di stabilità di Comuni e Regioni per le spese sostenute in conto capitale e alle proposte di carattere ambientale e di contrasto al dissesto idrogeologico, dovrebbero riattivare in misura significativa il settore.

 

4

Sul grande capitolo degli sgravi sul lavoro, si segnalano le innovazioni introdotte al cuneo fiscale che hanno introdotto nuove soglie e nuovi importi per rendere l’intervento più consistente e in favore delle fasce più basse di reddito.

Sul fronte delle proposte per il sociale, emergono in tutta evidenza le misure sugli esodati, con l’obiettivo di allargare la platea dei salvaguardati a numerose persone finora rimaste prive di tutela. A queste si aggiungono numerose proposte per la tutela delle famiglie e per il contrasto alla povertà.

Sul tema della casa, è stata riscritta la TRISE, ora Imposta unica comunale (IUC), accompagnando le novità con lo stanziamento di risorse finalizzate a consentire detrazioni simili a quelle già esistenti per l’Imu, allo scopo di rendere l’imposta più equa e meno onerosa, soprattutto per la l’abitazione principale.

Quanto agli enti locali e al Patto di stabilità, sono state apportate alcune importanti innovazioni, rinviando, tuttavia, il completamento degli interventi relativi al settore alla Camera dei Deputati.

Sul fronte delle risorse da destinare a copertura dei vari interventi predisposti, si segnala, dal lato della spesa pubblica, il rafforzamento delle misure di

 

spending review e di quelle sui costi e i fabbisogni standard. Dal lato delle entrate, alle misure già introdotte nel testo iniziale, si aggiungono alcuni interventi di riordino delle agevolazioni fiscali.

 

2.

 

 

 

La nuova composizione della manovra

Le modifiche approvate al Senato non hanno cambiato i saldi della manovra che sono rimasti sostanzialmente invariati nel triennio di riferimento. Le misure di copertura sono aumentate in termini assoluti sia nella componente relativa alle maggiori entrate (+ 1,3 miliardi di euro) sia nella componente relativa alle minore spese (+ 1 miliardo) mentre il loro valore percentuale è rimasto sostanzialmente invariato. La composizione degli interventi, al contrario risulta variata in misura consistente soprattutto con riguardo all’anno 2014, dove la componente delle maggiori spese è stata incrementata di 2 miliardi di euro (76% della manovra per interventi, rispetto al 55% iniziale), mentre la componente della riduzione delle entrate è rimasta sostanzialmente invariata, variando in aumento di 300 milioni d
i euro (il valore percentuale si è rimasto sostanzialmente dal 45% al 24 per cento).

 

5

Riduzione delle spese 37%

Maggiori entrate 63%

Riduzioni delle spese 39%

Maggiori entrate 61%

Riduzione entrate 45%

Maggiori spese 55%

Riduzione entrate 24%

Maggiori spese 76%

Tabella n. 1- Confronto copertura finanziaria

 

COPERTURA A.S. 1120

in entrata al Senato

 

COPERTURA A.S. 1120

in uscita dal Senato

 

2014

 

 

2015

 

 

2016

 

 

2014

 

 

2015

 

 

2016

 

 

INTERVENTI

 

INTERVENTI

 

Maggiori spese

 

 

7.457

 

 

9.282

 

 

9.595

 

 

Maggiori spese

 

 

9.518

 

 

9.996

 

 

9.967

 

 

Riduzione entrate

 

 

2.646

 

 

4.466

 

 

5.718

 

 

Riduzione entrate

 

 

2.929

 

 

4.826

 

 

6.284

 

 

Tabella A

 

 

95

 

 

95

 

 

95

 

 

Tabella A

 

 

95

 

 

95

 

 

95

 

 

Tabella C

 

 

436

 

 

96

 

 

96

 

 

Tabella C

 

 

440

 

 

98

 

 

98

 

 

TOTALE ONERI

 

10.634

 

13.939

 

15.504

 

TOTALE ONERI

 

12.982

 

15.015

 

16.443

 

MEZZI DI COPERTURA

 

MEZZI DI COPERTURA

 

Maggiori entrate

 

 

6.722

 

 

15.908

 

 

19.151

 

 

Maggiori entrate

 

 

8.056

 

 

16.887

 

 

20.014

 

 

Riduzioni delle spese

 

 

4.049

 

 

12.179

 

 

13.689

 

 

Riduzioni delle spese

 

 

5.061

 

 

12.342

 

 

13.749

 

 

Tabella D

 

 

0

 

 

0

 

 

0

 

 

Tabella A

 

 

28

 

 

16

 

 

22

 

 

TOTALE COPERTURA

 

10.770

 

28.087

 

32.840

 

TOTALE COPERTURA

 

13.145

 

29.244

 

33.784

 

SALDI

 

137

 

14.149

 

17.336

 

SALDI

 

162

 

14.230

 

17.341

 

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