(AGI) – CdV, 19 feb. – L’elezione di Mattarella al Colle, per la rivista dei gesuiti, “riapre indirettamente anche all’interno del mondo cattolico italiano, quel dibattito sulla presenza e sul destino dei cattolici in politica, che non puo’ esauristi sul ‘come’ (partito unico o costruzione di un grande centro politico), ma sul ‘cosa’ e sul ”verso dove’ i politici credenti possono fare insieme, per difendere la democrazia e costruire l’Europa dei popoli”. Con Mattarella, dunque, sottolinea padre Francesco Occhetta, che firma l’articolo, “riprende ad ardere quella cultura del cattolicesimo democratico che sembrava essersi spenta con l’inizio di quella che convenzionalmente e’ stata definita la ‘Terza Repubblica’”. (AGI) Siz (Segue) 191429 FEB 15 NNNN
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(AGI) – CdV, 19 feb. – Padre Occhetta cita sulla rivista (le cui bozze sono approvate dalla Segreteria di Stato) i rapporti di Mattarella con Aldo Moro, Vittorio Bachelet, Roberto Ruffilli, e Tina Anselmi ricordando come il cattolicesimo democratico abbia sempre difeso la Costituzione chiedendo che i poteri legislativo ed esecutivo fossero controbilanciati “dagli organi di garanzia, come la Corte Costituzionale” e che i poteri affidati al Presidente della Repubblica “fossero finalizzati alla ‘crescita umana integrale della comunita””. In questa stessa linea, conclude l’articolo, Mattarella rifiuto’ la “logica del o di qua o di la’, in linea con il Ppi di Mino Martinazzoli”, e poi con “l’operazione dell’Ulivo di Romano Prodi”, che supero’ la visione del bipolarismo favorendo “la nascita di un centro sinistra in cui i cattolici siano fermento”. (AGI) Siz 191429 FEB 15 NNNN
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