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La Presidente della Camera Boldrini replica oggi a Paolo Armaroli e a Sabino Cassese che avevano messo in discussione l’ammissibilità delle mozioni su Bankitalia. In modo più generico Cassese e in modo più puntuale Armaroli.
In particolare Armaroli aveva ritenuto senz’altro inammissibili le mozioni di M5s, Lega e verdiniani (perché erano una sorta mozione di sfiducia al Governatore di Bankitalia) e forse ammissibile quella del Pd (che si fermava prima della sfiducia; però era stata presentata perché c’erano già le altre). La replica di oggi della Presidente Boldrini configura l’ammissibilità in questi caso come una sorta di automatismo che deriverebbe dalla lettura del Regolamento.. Invece è noto a tutti che il Presidente di Assemblea ha sempre un’amplissima discrezionalità in materia e la esercita con forza, anche perché le sue decisioni sono inappellabili e in molti casi vi sono numerosi precedenti in tutte le direzioni, anche opposte. Il diritto parlamentare funziona così.
Il tentativo di configurare la decisione come un automatismo e di andare a cercare i soli precedenti a favore omettendo quelli contro (anche se è una tecnica consueta di difesa) non è pertanto convincente. L’analisi puntuale delle mozioni svolta da Armaroli resta invece ben più motivata.
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