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(9Colonne) Roma, 16 mar – “Mentre per i partiti non esiste in Costituzione un vincolo che obbliga alla democratizzazione interna, che non può essere imposta ma solo incentivata, per i sindacati c’è un’espressa previsione, e quindi un intervento è opportuno”. Il costituzionalista Stefano Ceccanti, ex senatore del Pd, commenta così le voci che parlano dell’intenzione del premier Matteo Renzi di mettere mano ad una legge per regolamentare la vita di partiti e sindacati, attuando gli articoli 39 e 49 della Carta, con l’obiettivo di rendere anche più trasparente la vita interna di queste organizzazioni. E sottolinea: “Il punto fondamentale è che esiste un vincolo costituzionale, perché devono avere ‘un ordinamento interno a base democratica’. Una previsione che andrebbe attuata e che rileva soprattutto ai fini della rappresentatività dei sindacati. Se le forze sociali sono in grado di regolamentare da sole requisiti, come hanno fatto in alcune occasioni, meglio così. Altrimenti, in via sussidiaria può intervenire la legge. Questo vale anche e soprattutto perla firma dei contratti collettivi con efficacia erga omnes, per i quali bisognerebbe prevedere una modifica dell’articolo 39 della Costituzione pe fare in modo che sia la legge a determinare i criteri per l’accertamento della rappresentatività dei sindacati”. (red) 160938 MAR 15
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