Sugli equilibri e le alleanze nel prossimo Parlamento europeo ho scritto un articolo per Il Riformista di oggi leggibile qui:
Della mia analisi, anticipata ieri su questa rassegna, danno conto anche Patta sul Sole e qui A. Colombo sul Manifesto, Celletti su Avvenire e Coppari sul Qn
https://ilmanifesto.it/divisi-sulle-alleanze-la-maggioranza-italiana-ha-il-problema-europa
https://www.avvenire.it/attualita/pagine/tajani-ppe
https://www.quotidiano.net/cronaca/contro-gli-estremismi-10fdb83b
Va tenuto presente un altro elemento: mi sono limitato per semplicità a scegliere la sola angolazione del Parlamento europeo, ma ci sono ulteriori elementi che confermano questa lettura, a cominciare dal fatto che la proposta del Presidente della Commissione che viene sottoposta al voto del Parlamento procede dal Consiglio dei capi di Governo ed è quindi impossibile una designazione che vada contro il Cancelliere tedesco e il Presidente francese; il Presidente del Consiglio italiano può certo far valere la propria voce, ma insieme agli altri, non contro. Tutto porta quindi a un limitato allargamento della maggioranza Ursula.
Invece il paragone di Tajani con l’elezione del Presidente del Parlamento non ha alcun senso: per quella carica non è richiesta la maggioranza assoluta, può terminare con un ballottaggio a due, è quindi un’elezione del tutto incomparabile.
La notizia di oggi è quella delle dimissioni di alcuni autorevoli membri della Commissione sul regionalismo differenziato, a partire da Amato e Bassanini, di cui parla Patta sul Sole.
E’ evidente che con la pretesa impossibile di attuare il regionalismo differenziato senza prima modificare il Titolo V, senza prima avere un modello compiuto di regionalismo cooperativo (Senato delle autonomie, clausola di supremazia, modifica delle materie) la maggioranza sarebbe finita con una falsa partenza, che al momento blocca anche la riforma della forma di Governo. E’ necessario, visto che di riforme ci sarebbe bisogno, bloccare l’autonomia differenziata e procedere con due progetti entrambi costituzionali, forma di Governo da un lato, Parlamento e Titolo V dall’altro.
Occorre una nuova vera partenza ragionata.
Lo avevo spiegato e previsto qui qualche settimana fa:
https://www.lavitadelpopolo.it/Societa-e-Politica/Riforme-istituzionali-che-sia-la-volta-buona
Zakaria sulla Russia
https://www.linkiesta.it/2023/07/russia-guerra-cnn-fareed-zakaria/
Sulla Francia Lazar sull’Huffington Post
Sul salario minimo Bentivogli sul Domani
Il caso del prof. Martin Linder: link per informazioni ed eventuali adesioni
https://www.cittadellaeditrice.com/munera/lettera-aperta-sul-caso-del-prof-martin-lintner/
Sulla Chiesa anche Bastante
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