Ripartiamo dalla ricostruzione di Fusani di uno dei peggiori giorni della Repubblica
https://notizie.tiscali.it/politica/articoli/governo-draghi-capolinea/
Stamattina alle 9 saremo alla Camera anzitutto per salutare, come giusto, il Presidente del Consiglio Mario Draghi prima che si dimetta e verso le elezioni che saranno segnate dalla linea di frattura di ieri, tra chi lo ha sostenuto e chi lo ha abbattuto (senza neanche avere il coraggio di votargli contro).
Sui riflessi tra quella caduta e i possibili cambiamenti dell’offerta politica per le probabilissime elezioni del 2 ottobre Folli su Repubblica, Palmerini sul Sole, Iasevoli su Avvenire, Verderami sul Corsera, Annunziata su La Stampa, Preziosi e Damilano sul Domani e qui Tonini
A seguire, dopo i saluti a Draghi, assemblea dei parlamentari Pd in Sala del mappamondo.
Dal Quirinale verso il voto il 2 ottobre: Magri su La Stampa, Palmerini sul Sole, Breda sul Corsera, Vecchio su Repubblica, Picariello su Avvenire
Starei attento ai paragoni consolatori con la gestione di Ciampi dopo lo scioglimento di allora: in quel caso c’era ancora una maggioranza nel Parlamento sciolto al suo sostegno, qui no e non è neanche chiaro qual sono i ministri in carica. Lasciar perdere le tesi consolatorie e allacciarsi le cinture.
Maestri sulle scadenze da qui al 2 ottobre
http://www.isimbolidelladiscordia.it/2022/07/se-si-votasse-il-2-ottobre-uno-scenario.html
Come funziona la legge Rosato
https://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Rosato
Sui riflessi geopolitici (il Cremlino esulta per questa sua indubbia vittoria, è il principale vincitore di ieri) Molinari su Repubblica. Per inciso va ricordato quanto ieri ha segnalato Fabio Martini: “Nell’aula di palazzo Madama, ad annunciare l’addio del centro-destra di governo a Mario Draghi è stato Massimiliano Romeo, il presidente dei senatori della Lega, colui che nel 2016 presentò e fece approvare dal Consiglio regionale lombardo una mozione molto hard: vi si chiedeva che la Lombardia si impegnasse affinché venisse riconosciuto il (contestatissimo) referendum svoltosi in Crimea, col quale si chiedeva di staccarsi dall’Ucraina per aderire alla Federazione Russa”.
La crisi vista dalla Ue: Tito su Repubblica
La crisi vista dagli Usa: Mastrolilli su Repubblica
Sui rischi per il Paese Sorgi su La Stampa, Napoletano sul Quotidiano del Sud
Sul programma che non si realizzerà un editoriale del Foglio
Alcune considerazioni (anche mie) su Le Figaro (versioni inglese e francese)
https://news.techno-ar.com/en-italie-la-droite-et-le-mouvement-5-etoiles-renversent-mario-draghi
Sul ritorno dell’ asse Lega-M5s Campi sul Messaggero e qui Lavia
https://www.linkiesta.it/2022/07/conte-salvini-draghi-governo-dimissioni/
Sui profili costituzionali della crisi Armaroli su La Ragione, Azzariti sul Manifesto
Su quelli politici Fusani sul Riformista
Sul Pd Vitale su Repubblica, Acquaviti sul Messaggero
Sulla scomparsa del centrodestra moderato Gelmini sul Corsera e Colombo sul Qn
Sul M5s Labate sul Corsera, Messina su Repubblica
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