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Su Ue e energia Sorgi e Barbera su La Stampa, Carretta sul Foglio, Napoletano sul Quotidiano del Sud

 

Sulla Ue Bresolin su La Stampa, Romano sul Sole, Valentini sul Foglio, Marchi sul Quotidiano del Sud

 

Su Occidente e Ucraina Parsi sul Messaggero, Ferla sul Quotidiano del Sud

 

Su Italia-Ucraina Verderami sul Corsera e Ciriaco su Repubblica

 

Gianniti sulla Francia

https://www.treccani.it/magazine/atlante/geopolitica/Macron_virtu_parlamentarismo.html

 

Becchi sul M5s

https://www.ilsussidiario.net/news/caos-m5s-lex-ideologo-gli-errori-di-conte-lasciano-il-movimento-a-di-battista/2363121/

https://www.largomento.com/dalla-scissione-dellatomo-pentestellato-ci-perdono-tutti-lamara-analisi-di-becchi/

 

 

Su Usa e aborto rileggere anzitutto Bologna

https://www.rivistailmulino.it/a/aborto-e-originalismo-nei-diritti

quindi Sarcina, Nussbaum e Gaggi sul Corsera, Adinolfi sul Mattino, Pistolini, Matzuzzi e Muzio sul Foglio, Mastrolilli e Riotta su Repubblica, Capuzzi e Napoletano su Avvenire, De Giovannangeli sul Riformista e qui Intrieri:

https://www.linkiesta.it/2022/06/aborto-corte-suprema-usa-italia/

 

 

Come mi segnala Pasquale Pasquino, la sentenza di ieri appare sconcertante anche per una contraddizione molto forte: in questo caso ci si è basati, da parte dei cinque giudici su nove che hanno condiviso le motivazioni, su un modello confederale che lascia mano libera ai singoli Stati, ma il giorno prima sulla legge dello stato di NY si è imposta centralisticamente ad uno stato dell’Unione l’impossibilità di regolare l’uso delle armi. Quale credibilità istituzionale può avere una Corte del genere che sceglie volta per volta il criterio nei rapporti centro/periferia sulla base dell’esito a cui vuole arrivare? Ben diversa prudenza sulle argomentazioni sta invece nell’opinione concorrente del Presidente Roberts, conservatore, che avrebbe voluto salvare anche lui la legge restrittiva del Mississippi senza produrre esiti così estremi, che in sostanza nel dibattito pubblico fanno sembrare la Corte come un organo politico in mano all’ala trumpiana dei Repubblicani.

 

Su Fb segnalo uno dei commenti di Arnaldo Testi da cui estraggo qualche passo:

“La Corte non si limita a “dire” la legge ma la interpreta e quindi la crea, la inventa dove prima non c’era, come è successo con Roe (o con le sentenze sul Secondo emendamento come diritto individuale di portare armi, un diritto inesistente in Costituzione).

Nulla è per sempre, leggi possono essere abolite e sentenze rovesciate, dipende molto, ma guarda un po’, da come voti e se voti. Gli Stati conservatori anti-aborto hanno maggioranze conservatrici di eletti ed elettori perché così va il mondo nelle democrazie. E per ciò che riguarda la Corte suprema, come diceva uno scrittore satirico di fine 800, la Corte segue la Costituzione e segue anche i risultati elettorali. Quindi si torna al solito dunque, vota come se il tuo voto avesse conseguenze, perché le ha, qualunque cosa ti dica il cervello. Il resto è lamento.”

 

 

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