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Non ho visto ieri il dibattito Renzi -Zagrebelsky perché impegnato in un dibattito a Treviso

Riporto qui un commento del prof. Curreri
“Ieri, grazie agli amici di Loppiano Lab, ho partecipato ad un incontro con Raniero La Valle per il NO (Comitati Dossetti) e con quattro esponenti politici (Forza Italia, Pd, Scelta civica, M5S). Ebbene, ho avuto la sensazione che la mia presenza abbia indotto i politici a non scendere troppo sul tecnico, tirando fuori le solite falsità contro la riforma (tipo che il Capo del Governo possa eleggersi il Presidente della Repubblica e i giudici della Corte costituzionale). Rientrando a casa, pensavo, che almeno per questo la mia presenza era stata utile per ragionare sulle riforme nel merito, senza strumentalizzazioni.
Poi accendo la televisione e vedo Zagrebelsky sostenere le stesse falsità.
E mi sono cadute le braccia.”
In ogni caso non mi stupisco: il professor Zagrebelsky è portatore non da oggi di una visione giuridica e politica che, forse anche per le sue origini nobiliari, guarda con preoccupazione al rafforzamento delle istituzioni democratiche e che si affida invece, come ben ricorda Fabio Martini su La Stampa, al ruolo salvifico della supplenza giudiziaria e che porta ad esempio alcuni sostituti procuratori a guidare il No in varie realtà territoriali. Tutto il contrario della lezione di Ruffilli secondo la quale è il cittadino, e quindi il suffragio universale, a dover essere arbitro dle sistema, certo con le dovute garanzie che la riforma non riduce ma anzi aumenta.
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